Vista dello scavo |
Durante gli scavi sono stati ritrovati due complessi. Il primo, identificato con gli stabula, è di notevoli dimensioni ed è composto da «imponenti sostruzioni con archi di travertino tamponati in opera reticolata»; una serie di muri paralleli, suddividevano l'interno in ambienti in cui trovavano ricovero gli animali disposti in file parallele.
Più vicino al Tevere, nei pressi di largo Perosi, è stata scoperta una strada lastricata con accesso su di un impianto termale (balneum), i cui ambienti erano decorati con mosaici pavimentali in bianco e nero.
La zona dello scavo |
L'importanza del ritrovamento è molteplice. Da una parte contribuisce alla ricostruzione della topografia di Roma antica; dall'altra costituisce il primo esempio di stabula di grandi dimensioni, al di là di quelli pertinenti ai campi militari o all'iconografia; infine, l'enorme numero di epigrafi dedicate agli aurighi vincitori e ai loro cavalli potrebbe gettare luce sull'organizzazione delle fazioni circensi e sul loro potere.
«Diario dello scavo archeologico - Settembre 2011», Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma. Laura Serloni, «Stop al parking, sotto via Giulia le scuderie di Augusto», laRepubblica, edizione di Roma, p. ix; citato in Martin G. Conde, «LA SCOPERTA Stop alla costruzione del parcheggio sotto via Giulia le scuderie di Augusto. Durante gli scavi torna alla luce lo “stabulum”. Gli archeologi: la area va protetta. La Repubblica (05/10/2011), p. 9.», Rome – The Imperial Fora (1995-2011), 5 ottobre 2011.
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